giovedì 21 maggio 2009

la bioetica di Rusciano G IIB

La bioetica in questi ultimi anni è sempre più coinvolta nella vita quotidiana, anche tramite i mass-media, giornale i internet. Numerosi sono i drammatici fatti di cronaca che negli ultimi anni hanno richiamato l’attenzione degli italiani sull’Eutanasia: abbiamo due casi famosi come quello di Eluana Englaro e Piergiorgio Welby, che per problemi muscolari sono stati costretti a respirare, nutrirsi, tramite una macchina artificiale che hanno creato; Welby durante la sua sofferenza scrisse un libro che si intitolava “ Lasciatemi morire”. Insomma vivere in questo modo non è bello e poi non si è più esseri umani, ma solo dei vegetali. Si tratta di notizie che scuotano la conoscenza di forte motrici cristiana. La bioetica risulta caratterizzata da un conflitto fra due correnti di pensiero: una di matrice cattolica e l’altra di matrice laica. Quindi questo è un contrasto che presuppone una contrapposizione fra coloro che difendono il principio della indisponibilità della vita e coloro che difendono il principio della disponibilità della vita. La bioetica è una disciplina recente, letteralmente significa “etica della vita” deriva dal greco ethos e bios. Il termine bioetica dovrebbe essere inteso come etica delle sperimentazioni nel campo della scienza e delle scienze mediche e generale, oppure come etica della condizione da parte degli umani della vita umana stessa. Quindi la bioetica è una disciplina che si occupa delle questioni morali che nascono e progrediscono con l’avanzare delle ricerche biologiche e mediche. Si può anche dire che la sua natura è multidisciplinare ed al suo interno sono implicate varie materie che sono: biologia, diritto, medicina, filosofia e arte… . Le problematiche legate alla bioetica sono numerose e l’opinione pubblica e sempre più coinvolta nella vita quotidiana; ci sono alcune tematiche come la clonazione, utilizzo delle cellule staminali, ingegneria genetica, l’accanimento terapeutico, le problematiche ambientali e altro….
Per quanto riguarda la mia opinione , non sono d’accordo con la chiesa. La chiesa ritiene che staccare la macchina ad una persona ancora in vita non sia giusto, perché è così si procura la morte.
In realtà noi, loro, non proviamo dolore che realmente provano le persone malate e i loro familiari. Altri invece ritengono sia meglio ascoltare la persona che sta sotto queste macchine. Secondo me si dovrebbe trovare una soluzione per mettere d’accordo il punto di vista del potere o dei vari poteri magari con una pluralità di commissioni che potrebbero decidere cose sia giusto e cosa non lo sia. E così difficile prendere decisioni drammatiche ossia importanti anche dal punto di vista della religione, dei medici che comunque per svolgere questo tipo di lavoro devono mantenere le persone in vita, per la legge che prende decisioni rigide e non dal cuore. Comunque è un problema da risolvere al più presto …

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