giovedì 21 maggio 2009

la bioetica di Cacace G. IIB

La conoscenza è alla base della scienza, ma quando la scienza va oltre, interviene la bioetica.
Tutti gli scienziati, dai tempi antichi a quelli più recenti, hanno cercato di scoprire ciò che siamo, hanno formulato ipotesi, talvolta dimostrate. Ma oggi, la scienza pare assumere un altro significato, si parla di OGM di clonazione, di eutanasia, della fecondazione artificiale.
A queste e a tante altre materie, si contrappone la bioetica, disciplina che esamina tutti i problemi ch sorgono con il progredire della scienza. La bioetica è una materia molto vasta, uan disciplina senza frontiere.
Oggi si sente parlare tanto dei problemi che la scienza, con il suo veloce progredire, sta esercitando su di noi, si creano numerose opinioni discordanti, spesso causa di polemiche. Da una parte, la Chiesa, che spesso è entrata in conflitto con la scienza, ma non solo. Spesso al centro di polemiche vi è l’ eutanasia. Molti ne sono contrari, ma è difficile riuscire a prendere una posizione. Perché ci sono cose che forse nemmeno noi possiamo capire. La vita, in fondo, è tutto ciò che abbiamo, ma quando ci è tolta la capacità di viverla pensando, allora cosa ci resta?
Berlusconi, che aveva proclamato di essere del tutto contrario all’ eutanasia, perché non si può uccidere chi forse potrebbe salvarsi, è stato il primo ad uccidere suo figlio facendo abortire la moglie al settimo mese di gravidanza, perché “imperfetto”. Ma suo figlio era vivo. Era capace di vivere,o almeno avrebbe potuto; credo che ognuno abbia una propria coscienza, che ognuno sappia gli sbagli che ha fatto, chi è stato capace di far abortire al settimo mese, come può schierarsi contro l’ eutanasia? Che valori etici e morali può mai avere?
L’ uomo è sempre stato convinto di essere superiore quasi non si è accorto di essere un animale anche lui, ha sempre pensato che “vite umane” valessero più di “vite”. E’ così? Davvero possiamo dire di valere di più?... No… Non valiamo di più. Siamo animali, abbiamo gli stessi diritti. Se cominciassimo a capire che le vite non sono da bilanciare, che non possiamo pesarle per capire quale valga più dell’ altra, che non possiamo dare un valore ad ogni vita, se capissimo che il valore è lo stesso mettessimo tutto sullo stesso piatto della bilancia… La bioetica forse dovrebbe pensare anche a questo, alle altre vite e al modo in cui noi ci approfittiamo di loro. Come nel caso degli OGM. Quelli vegetali sono dannosi all’ ambiente ed al nostro organismo, ma a noi sta bene, siamo abituati a farci del male da soli, siamo abituati a fare di peggio. Gli organismi geneticamente modificati sono diffusi soprattutto negli Stati Uniti, ma comportano sicuramente grandi vantaggi alle ditte che li producono: creare un prodotto alimentare che appaia decisamente più ricco, molto più resistente a virus e parassiti, che duri molto più nei supermercati, crea sicuramente parecchi vantaggi. Tra i sostenitori dei transgenici, vi è chi pensa ai paesi sottosviluppati, potrebbero finalmente colmare la fame nel mondo.
Ma a pensarci, non credo che sia questa la soluzione. I paesi sottosviluppati, sono tali soprattutto per la sottrazione di risorse che subiscono, per le guerre cui vanno incontro per l’eccessiva natalità e l’assenza di mezzi agricoli o di allevamento progrediti.
Ma come farebbero persone e stati poverissimi a pagare l’ingegneria genetica?
All’incirca, poi, pare sia stato realizzato un organismo umano geneticamente modificato.
Un quotidiano lanciò l’accusa contro un università americana, che aveva inserito un gene di proteine fluorescente in un embrione umano, ucciso cinque giorni dopo.
La preoccupazione che da allora si è scatenata, è che possano creare un gene capace di alterare caratteristiche come intelligenza o capacità atletica.
Forse oggi la scienza sta procedendo troppo velocemente sulla stessa via, senza far caso ai danni che potrebbe provocare.
Io non sono religiosa. Ho le mie idee e mi rendo conto che spesso l’uomo fa grossi errori.
La bioetica ci aiuta a capirli.

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