venerdì 5 giugno 2009

I terremoti

Un terremoto è una vibrazione che si verifica nella crosta terrestre. E' dovuta a un'improvvisa liberazione di energia elastica. Il punto nel sottosuolo in cui inizia la vibrazione si chiama IPOCENTRO. Quando le vibrazioni si espandono sotto forma di onde vengono chiamateONDE SISMICHE. Spesso quando si verifica un forte terremoto, nella zona interessata si osservano vistosi movimenti del terreno. Secondo la teoria le rocce sottoposte a spinte o pressioni, si comportano in maniera elastica e si deformano progressivamente, fino a quando non si raggiunge il limite di rottura. Con la rottura, nelle rocce si forma una faglia, cioè una superficie di taglio tra due blocchi di rocce. I terremoti non si verificano soltanto nel momento della rottura delle rocce e della formazione della faglia, ma anche lungo fagile già esistenti, quando si riattivano. La protezione del punto della superficie terrestre si chiama EPICENTRO. Poi ci sono vari tipi di onde: le prima sono le ONDE P seguite dalle ONDE S. Queste onde si espandono all'interno del pianeta. Le onde P sono onde di compressione e sono le più veloci. Le onde S sono le onde di taglio. Le ONDE SUPERFICIALI hanno forme diverse, a seconda di come sono giunte in superficie le onde P e S.

mercoledì 3 giugno 2009

video del blog



musica di Tryad : Waltz into the moonlight

Le donne dell'epica viste da noi..

Lettera da Andromaca per Ettore.

Caro Ettore,
ti scrivo questa lettera perchè a volte una lettera funziona più delle parole. forse non ti ho mai dimostrato davvero ciò che tu sei per me. Io non ti considero solo di Troia, i più valoroso tra tutti. Tu per me sei davvero molto di più. Come ben sai ho perso la mia famiglia tempo fa. Non ho più nessun affetto all'infuori di te. Per me fungi da madre, padre ed anche fratello. Come mi dovrei sentire se dovessi perderti? Secondo te, la mia vita avrebbe più un senso? E non pensi ad Astianatte? Si, nostro figlio che tu hai sempre visto come il prossimo eroe troiano.Colui che considereranno 'più forte del padre'. Come diventerà un eroe senza di te,suo padre?
Se non hai pietà per me sciagurata,abbine per lui. Sai bene che Achille ti ucciderà. Resta con tuo figlio e con me,ti prego,non andare.
Mi hai detto più volte che la guerra non è affar mio,ma la vita dell uomo che amo è senza dubbio mio affare. Ebbene, se nemmeno questa lettera è riuscita a convincerti,se provi ancora il desiderio di partire,allora và! ma sappi che con te,in quel massacro di vite umane,stai portando anche il mio cuore,la mia vita e quella di tuo figlio.
Ricordati che comunque finirà,io ti amo e ti amerò per sempre. Se e quando morirai,farò di tutto per raggiungerti.

Bonfigli IC

Le donne dell'epica viste da noi..

Dialogo tra l'eroe troiano e la regina Didone durante il loro incontro nell'Ade.

Quando discesi nell' Ade e vidi la figura della mia amata Didone, non potei far altro che incominciare a piangere.Era bellisima come quando era viva, anche se sul suo volto appena mi vide comparve una maschera di rancore.Mi avvicinai ma lei scappò dalla mia vista, l'afferai per un braccio e lei mi incenerì con il suo sguardo di fuoco.Il suo sguardo mi ferì profondamente ma cercai comunque di parlarle : "Oh Didone,allora è vero quello che tutti mi dicevano, ti sei tolta la vita a causa.....", non finì la frase perchè le parole mi morirono in bocca, e lei con lo guardo pieno d'odio mi disse: "Oh si Enea, mi sono tolta la vita a causa tua, tu mi hai ingannata, mi hai presa come fossi una donna qualunque, io!" Non riconoscevo la sua donna, era cambiata. Era diventata spietata e tagliente, non era più la donna che aveva amato. "Didone, ti prego. Non afliggermi queste pene. Io non volevo abbandonarti". E ad un tratto si accese il suo viso. "Ah, no? Sia maledetto il giorno in cui ti ho incontrato, sia maledetta la tua stirpe, sia maledetta la tua generazione. Che la tu persona non trovi mai pace!"
"Didone, maledici me ma non prendertela con la mia futura generazione, perchè non hanno colpa dei miei peccati".
"Sai, è vero sono morta ma sono tornata tra le braccia dell'uomo che amo. Tu non mi hai mai amata. Sei un uomo insensibile, ipocrita.. non meriti l'amore"
"Didone, ancora una volta perdonami. Se potessi tornare indietro.." Ma Didone, più irata che mai, disse:" Enea, smettila di piangerti addosso, sii uomo e assumiti le responsabilità delle tue azioni". Non sapevo cosa rispondere Ad un tratto Didone chiamò suo marito Sicheo. Ella schioccò un bacio a fior di labbra con tanto amore, ed insieme mano nella mano, si avvicinarono nell'oscura selva lasciandomi in balia delle lacrime.