In questo spazio verranno postati i lavori delle classi che hanno partecipato alla mostra sui terremoto presso il Politecnico dell'Università Federico II di Napoli. Buon Lavoro.
1 commento:
Anonimo
ha detto...
Il Dipartimento della Protezione Civile promuove a Napoli la mostra sui Terremoti d’Italia. L’allestimento della mostra a Napoli presso la Facoltà di Ingegneria.L’intento dell’esposizione è quello di sensibilizzare i cittadini ed i giovani in particolare alle problematiche del rischio sismico che investe gran parte del nostro Paese informando tutti in caso di pericolo cosa si deve fare e cme bisogna comportarsi. il terremoto (o sisma) è una vibrazione che si verifica nella crosta terrestre,che è dovuto a un improvvisa liberazione di energia elastica nel sottosuolo. Secondo una teoria ideata da Reid,le rocce, sottoposte a questa energia elastica,si deformano progressivamente fino a quando non raggiungono il limite di rottura.Superato il limite, la roccia si spezza e le due parti slittano bruscamente una rispetto all'altra:nello scatto,l'energia elastica si trasforma in energia cinetica provocano vibrazioni che si propagano tutto intorno sottoforma di onde sismiche.Il punto in cui ha inizio il sisma si chiama ipocentro del terremoto.La proiezione di questo punto sulla superficie terrestre (il punto situato sulla verticale dell'ipocentro)si chiama epicentro.Dall' ipocentro le onde sismiche si propagano per tutta la terra,indembolendosi man mano che si allontanano dall'origine del sisma.Durante il terremoto vengono liberate tre tipi di onde:le onde P,le onde S e le onde superficiali. Le onde sismiche più veloci sono le onde P,seguite dalle onde S.Queste onde si propagano nel sottosuolo e arrivate in superficie,generano le onde superficiali.Le onde P sono le onde di compressione:al loro passaggio le rocce oscillano avanti e indietro nella direzione in cui si sta muovendo l'onda.Esse possono propagarsi con ogni mezzo:le rocce più compatte,nel magma,nell'acqua e nell'aria. Le onde S sono invece onde di taglio:al loro passaggio provocano un cambiamento nella forma della roccia,ma non una variazione del volume;le rocce oscillano perpendicolarmente alla direzione di propaganda dell'onda.Esse non possono propagarsi attraverso i fluidi e quindi se incontrano una massa di magma fusa si fermano.Le onde superficiali hanno forme diverse a seconda di come sono giunte in superficie le onde P e le S.Lo sturumento con il quale vengono reggistrate le onde sismiche si chiama Sismografo.Esso è composto da una base fissata al suolo, e da un supporto al quale,attraverso un filo, è sospesa una massa, collegata ad un pennino scrivente. Il pennino si appoggia un rullo di carta, che scorre di continuo. Quando si verifica un terremoto,la base e il rullo si muovono con il suolo, mentre la massa tende a rimanere immobile; quindi il pennino lascia sulla carta una traccia, chiamata sismogramma. La forza di un sisma può venire espressa in due modi:attraverso la sua magnitudo,con la scala di Charles Richter, e attraverso la sua intensità,con la scala Mercalli. Magnitudo e intensità non sono "intercambiabili",ma offrono informazioni diverse:la prima misura la forza del terremoto dove si genera, cioè nell'ipocentro;la seconda calcola il risultato dell' arrivo in superficie delle onde sismiche che sono partite dall'ipocentro.I terremoti sono anche causati dai movimenti vulcanici che avvengono nel sottosuolo. Sorrentino,Aragri I A L.S.P.P.
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Il Dipartimento della Protezione Civile promuove a Napoli la mostra sui Terremoti d’Italia. L’allestimento della mostra a Napoli presso la Facoltà di Ingegneria.L’intento dell’esposizione è quello di sensibilizzare i cittadini ed i giovani in particolare alle problematiche del rischio sismico che investe gran parte del nostro Paese informando tutti in caso di pericolo cosa si deve fare e cme bisogna comportarsi.
il terremoto (o sisma) è una vibrazione che si verifica nella crosta terrestre,che è dovuto a un improvvisa liberazione di energia elastica nel sottosuolo.
Secondo una teoria ideata da Reid,le rocce, sottoposte a questa energia elastica,si deformano progressivamente fino a quando non raggiungono il limite di rottura.Superato il limite, la roccia si spezza e le due parti slittano bruscamente una rispetto all'altra:nello scatto,l'energia elastica si trasforma in energia cinetica provocano vibrazioni che si propagano tutto intorno sottoforma di onde sismiche.Il punto in cui ha inizio il sisma si chiama ipocentro del terremoto.La proiezione di questo punto sulla superficie terrestre (il punto situato sulla verticale dell'ipocentro)si chiama epicentro.Dall' ipocentro le onde sismiche si propagano per tutta la terra,indembolendosi man mano che si allontanano dall'origine del sisma.Durante il terremoto vengono liberate tre tipi di onde:le onde P,le onde S e le onde superficiali.
Le onde sismiche più veloci sono le onde P,seguite dalle onde S.Queste onde si propagano nel sottosuolo e arrivate in superficie,generano le onde superficiali.Le onde P sono le onde di compressione:al loro passaggio le rocce oscillano avanti e indietro nella direzione in cui si sta muovendo l'onda.Esse possono propagarsi con ogni mezzo:le rocce più compatte,nel magma,nell'acqua e nell'aria.
Le onde S sono invece onde di taglio:al loro passaggio provocano un cambiamento nella forma della roccia,ma non una variazione del volume;le rocce oscillano perpendicolarmente alla direzione di propaganda dell'onda.Esse non possono propagarsi attraverso i fluidi e quindi se incontrano una massa di magma fusa si fermano.Le onde superficiali hanno forme diverse a seconda di come sono giunte in superficie le onde P e le S.Lo sturumento con il quale vengono reggistrate le onde sismiche si chiama Sismografo.Esso è composto da una base fissata al suolo, e da un supporto al quale,attraverso un filo, è sospesa una massa, collegata ad un pennino scrivente. Il pennino si appoggia un rullo di carta, che scorre di continuo. Quando si verifica un terremoto,la base e il rullo si muovono con il suolo, mentre la massa tende a rimanere immobile; quindi il pennino lascia sulla carta una traccia, chiamata sismogramma. La forza di un sisma può venire espressa in due modi:attraverso la sua magnitudo,con la scala di Charles Richter, e attraverso la sua intensità,con la scala Mercalli. Magnitudo e intensità non sono "intercambiabili",ma offrono informazioni diverse:la prima misura la forza del terremoto dove si genera, cioè nell'ipocentro;la seconda calcola il risultato dell' arrivo in superficie delle onde sismiche che sono partite dall'ipocentro.I terremoti sono anche causati dai movimenti vulcanici che avvengono nel sottosuolo.
Sorrentino,Aragri
I A L.S.P.P.
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